Accoglienza Diffusa – La CADORE s.c.s. citata dal Sole 24 ORE

Un caso di integrazione riuscita, grazie anche a un modello «vincente» di accoglienza diffusa sul territorio. È quello che si sperimenta in Cadore, dove la comunità montana accoglie i richiedenti asilo. Nelle casette dei paesi spopolati sulle Dolomiti orientali, arrivano giovani africani, afghani e pachistani che puliscono le strade, falciano l’erba, riparano le recinzioni. Piccoli gruppi di rifugiati, ospitati nelle frazioni e nei comuni. Seguono corsi professionali, lavorano per imparare un mestiere. È la strategia di accoglienza diffusa della cooperativa sociale Cadore Scs, aderente a Legacoop e Confcooperative. Oggi, i rifugiati partecipano a progetti di riqualificazione degli orti e provano a far nascere una coltivazione sperimentale di carciofi alpini insieme ai disabili.

Tratto dall’articolo del Sole 24ore dell’8 giugno 2016.

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